Step #33 La sintesi Finale
E’ venuto il momento di cliccare il pulsante del nostro cronometro, di arrestare il tempo e vedere il risultato di quanto fatto.
Il nostro viaggio è partito nei boschi della Germania, tra il verde della vegetazione irrompe il nero catrame del Nurburgring, un circuito che con il suo percorso tanto lungo quanto difficile si è conquistato la nomea di Inferno Verde. Un tracciato che è stato terreno di molte avventure raccolte in numerosi libri e che ne ha ispirate di tante altre, un tracciato che rappresenta il tipico "cattivo ragazzo" a cui nessuno vorrebbe avvicinarsi, ma da cui in fondo tutti sono attratti. Amato da chi ha visto le gare in quel circuito, odiato da chi quelle gare le ha corse; Jackie Stewart dirà di lui "Chi dice di amare il Nürburgring o è un bugiardo o non è andato forte abbastanza". Tra le storie più belle che circondano questo luogo c'è sicuramente quella di Niki Lauda , che tra quelle curve perse più di quanto avrebbe dovuto, un sacrificio sofferto da cui però ha saputo rialzarsi e da cui il suo nome è diventato leggenda e le sue vicende un film.
Da qui l'attenzione è passata a una Cosa, a un qualcosa che sapesse riassumere e evocare il luogo, insomma a un qualcosa indissolubilmente legato al circuito; La mia scelta è ricaduta sul Cronometro, un oggetto che fuori contesto potrebbe risultare banale, ma che lì rappresenta la legge, separando il vincitore dai sconfitti.
L'analisi sull'oggetto è stata a 360 gradi e credo sia possibile individuare tre fondamentali classi entro cui il cronometro è stato declinato e sviscerato.
Cronometro nella lingua
Per analizzare appieno ogni cosa va ritrovato il suo significato nel suo stesso vocabolo, perché esso rappresenta in formato compresso ciò a cui si riferisce, una pillola della cosa. Per fare ciò vanno analizzate più lingue esistenti, perché la parola di una cosa è come una "fotografia su carta" dell'oggetto, ovvero pur avendo tutti sott'occhio lo stesso oggetto, in base alla propria cultura, ognuno lo inquadra a modo suo e con la propria lingua non fa altro che rendere sul foglio una prospettiva diversa della stessa cosa. Si può anche analizzare la cosa con dei proverbi per conoscere un po' anche qualche breve "storia" sull'oggetto. Continuando con assimilazioni riguardanti la lingua abbiamo costruito una mappa concettuale, una nuvola di nomi e un insieme delle azioni della cosa così da raccogliere le idee che potevamo collegare al concetto di Cronometro e in questo modo siamo arrivati ad osservare che indirettamente si possono arrivare a toccare temi ben lontani da dove si è partiti. Un altra importante analisi l'abbiamo fatta nella forma più alta a cui può ambire la lingua, la letteratura. Il Cronometro si porta naturalmente con se il concetto di tempo e quindi in tale materia le testimonianze e le opere a disposizione sono sicuramente innumerevoli, del resto questo rappresenta uno tra i simboli più potenti mai entrati in contatto con l'uomo.
Per concludere il tutto abbiamo fatto un abbecedario, ovvero abbiamo legato a ogni lettera dell'alfabeto una parola in connessione con la cosa, il risultato è stato che con queste 21 parole si può perfettamente tracciare un piccolo riassunto di tutte le tematiche trattate nei numerosi post.
Cronometro nella scienza
Il secondo approccio che abbiamo usato per "attaccare" la cosa è stato quello scientifico, abbiamo lasciato sbizzarrire il nostro spirito Illuminista e ci siamo lasciati guidare dalla ragione verso la scoperta del Cronometro.
Presi forse un po' troppo dalla foga abbiamo preso un Cronometro e l'abbiamo distrutto, aprendolo fino all'ultimo pezzo. Per quanto brutale sia stato ciò ci è risultato estremamente utile, siamo infatti riusciti ad avere un sguardo d'insieme della moltitudine di pezzi e di materiali presenti, osservando che per un oggetto apparentemente così piccolo c'è dietro una ricerca scientifica mostruosa. Ma se quello che abbiamo fatto finora riguardava il presente, abbiamo indagato anche nel passato, rispolverando qualche vecchio scaffale alla ricerca di un brevetto interessante, e ci siamo pure interrogati sul futuro per tracciare una possibile evoluzione. Non ancora pienamente soddisfatti abbiamo considerato che un oggetto così tanto figlio delle conoscenze fisiche e matematiche dovesse necessariamente avere un legame a doppio filo con il linguaggio di queste materie, ovvero con i numeri, e allora anche qui ci siamo messi giù e abbiamo anche tirato fuori simpatiche curiosità legate a essi.
Abbiamo concluso anche qui con una specie di riassunto di tutto quello di cui abbiamo parlato, un riassunto però, come nel caso precedente, declinato al tema in questione, cioè la scienza. Se prima abbiamo fatto un abbecedario ora abbiamo deciso di procedere con la tassonomia della cosa, in modo da avere sotto mano i fotogrammi dell'evoluzione scientifica del Cronometro, dalla prima forma embrionale all'ultima appena uscita dal concessionario.
Cronometro nell'arte
Se fino a prima abbiamo lasciato parlare la ragione ora è venuto il momento di lasciar parlare la parte più soggettiva della cosa, l'arte. A differenza di prima siamo partiti con calma mostrando per prima la "arti classiche", ovvero la pittura e la scultura. La cosa però è del tutto degenerata e nel corso di pochi post abbiamo fatto i bagagli e siamo partiti alla ricerca dei collegamenti con l'arte in ogni costa toccata dall'uomo: siamo approdati nella musica, le cui note sono paragonabili a pennellate su tela, passando dalle forme di arte più recenti come il cinema e i fumetti, per continuare nella nostra rotta fino agli angoli più remoti del pianeta, fino a trovare l'arte in particolari come i francobolli o la pubblicità. Però un viaggio non è un viaggio se alla fine non si torna a casa e allora pure qui abbiamo notato delle cose interessanti, soprattutto in cucina; chissà perché specialmente lì? Mah, pensiamo sempre a mangiare. Però ogni viaggio ha anche sempre una conclusione e dopo aver raccolto tutti i tesori trovati nella nostra navigazione e disposti in un ipotetico museo, abbiamo ammainato le vele e ci siamo finalmente riposati.
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